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Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione
contro le donne.

 A partire dagli anni ’60 si è diffusa nel mondo una nuova coscienza sulle diverse forme di discriminazione contro le donne e sono sorte molte organizzazioni dedicate a questo tema. Nel 1973, al fine di rendere vincolante la Dichiarazione sull’eliminazione delle discriminazioni contro le donne, adottata dall’Assemblea generale dell’Onu il 7 novembre 1967, si è pensato all’elaborazione di una convenzione, quale strumento unico, completo e vincolante a livello internazionale per eliminare le discriminazioni contro le donne. Il testo della convenzione è stato elaborato tra il 1976 e il 1979.

La Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (Cedaw) è stata adottata dall’Assemblea generale il 18 dicembre 1979 (con 130 voti a favore e 10 astensioni): una svolta storica nel percorso dei diritti umani delle donne! Il 17 luglio 1980, alla cerimonia speciale della Conferenza mondiale sulle donne di Copenaghen, firmarono la Cedaw 64 stati. Il 3 settembre 1981, la Convenzione è entrata in vigore in tempi record rispetto a ogni altro precedente trattato sui diritti umani. L’Italia ha ratificato la Cedaw il 10 giugno 1985 e ha aderito al Protocollo opzionale il 29 ottobre 2002.

Con la ratifica della Cedaw gli stati assumono precisi obblighi perché le donne possano godere in concreto dei loro diritti fondamentali: non solo devono introdurre modifiche normative che rimuovano le situazioni di disuguaglianza, ma devono anche e soprattutto promuovere un cambiamento culturale per il riconoscimento della libertà di scelta della donna e della tutela della sua integrità psicofisica. La Cedaw obbliga infatti gli stati che l’hanno sottoscritta a riconoscere l’uguaglianza giuridica tra uomini e donne, abolire le leggi discriminatorie, contrastare la violenza di genere, eliminare gli stereotipi associati ai ruoli tradizionali di uomini e donne nella famiglia e nella società, istituire tribunali e istituzioni pubbliche per assicurare una protezione effettiva contro la discriminazione.

Leggi il testo della convenzione in italiano o in inglese!

Scopri quali paesi hanno ratificato la convenzione finora!

Quasi 20 anni dopo l’entrata in vigore della Cedaw, il 15 ottobre 1999, l’Assemblea generale dell’Onu ha adottato il relativo Protocollo facoltativo, che ha allineato la Convenzione ai principali testi internazionali in materia di diritti umani e ha fornito più chiare possibilità di ricorso in caso di violazioni. Il Protocollo infatti definisce due diverse procedure di intervento:

  • una procedura di denuncia, utilizzabile sia da singole donne che da gruppi di donne per denunciare al Comitato sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne i casi di violazione delle norme stabilite dalla Convenzione;
  • una procedura d’indagine, che conferisce al Comitato il potere di condurre indagini sui casi di violazioni gravi o sistematiche dei diritti umani delle donne nei paesi che hanno sottoscritto il Protocollo facoltativo.

Il Protocollo facoltativo è entrato in vigore dopo un solo anno dall’adozione, il 22 dicembre 2000.

Infine, l’articolo 12 della Cedaw, sul diritto alla salute, è il seguente

Articolo 12
1. Gli stati parti prenderanno tutte le misure adeguate per eliminare la discriminazione nei confronti delle donne nel campo delle cure sanitarie al fine di assicurare loro, in condizione di parità con gli uomini, i mezzi per accedere ai servizi sanitari, compresi quelli che si riferiscono alla pianificazione familiare.
2. Nonostante quanto disposto nel paragrafo I del presente articolo, gli stati parti forniranno alle donne, durante la gravidanza, al momento del parto e dopo il parto, i servizi appropriati e, se necessario, gratuiti, e una alimentazione adeguata sia durante la gravidanza che durante l’allattamento.

Leggi il testo del protocollo in italiano.